Punteggio minimo
2024
Posti disponibili
Questionari Ministeriali
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Coming soonPagella ssmreview:
4/10
Didattica
8.5/10
Impegno Lavorativo
8/10
Qualità Ambiente
9/10
Qualità Struttura
7.5/10
Pratica e Autonomia
7.5/10
Rotazioni e Rete
4/10
Possibilità Ricerca
38
Ore Settimanali
12
Mesi Extrarete
1.5
Guardie Mensili
Le recensioni di questa scuola:
Recensione di uno/a specializzando/a del 5° anno
01 agosto 2025
Pagella
Informazioni aggiuntive
Approfondimenti
Commenti globali
È una scuola ben impostata. Al netto di un'esperienza eterogenea tra i vari colleghi (variabili per approccio e casistica le varie medicine universitarie anche rispetto ai periferici, diverse unità di subintensiva e diversi ambulatori ecc.) secondo me viene fornita una formazione sostanzialmente completa al termine del percorso, sia sul piano teorico che pratico.
Qualità della didattica
Frontale: Poche lezioni, alcune eseguite in presenza (da un paio di anni vengono organizzati del "Grand Round" , cioè delle discussioni monotematiche con uno o più specialisti invitati a discuterne), altre online. Ma gran parte dello studio è spesso individuale e a discrezione del singolo specializzando.
Sul campo: Esperienza variabile in base a dove si lavora, ma in generale ci sono quasi sempre tutor presenti, disponibili, chi più e chi meno aperti a chiarimenti. Nella mia esperienza non mi sono mai sentito lasciato da solo quando non avrei voluto.
Esame fine anno: Ad oggi per i primi anni consiste nella discussione di un caso fornito dal professore/direttore, per i successivi invece si espone un caso a scelta dello specializzando. In entrambi i casi è una formalità
Ambiente lavorativo
Impegno: I ritmi lavorativi sono sostanzialmente sostenibili, spesso tranquilli. Il lavoro si svolge in turni mattutini, pomeriggi e /o notti, a volte turni di 12 ore in base alle necessità di reparto, possibilità anche turni festivi, di solito ben organizzati e suddivisi nei limiti del possibile e in base al numero di specializzandi in ciascun reparto. In media si parla di circa 2-3 guardie festive al mese, ma data la variabilità delle rotazioni è difficile generalizzare, comunque nulla di insostenibile.
Clima: Nel reparto universitario il rapporto è più tendenzialmente formale, ma comunque rispettoso reciprocamente, nell'ospedale periferico è più informale. Ovviamente anche qui vista la variabilità delle sedi possono esserci casi isolati che fanno eccezione. Rapporti con colleghi distesi, però essendo dall'inizio divisi nei vari reparti è facile la "segregazione" per gruppi ed è difficile costruire un gruppo unito. Ciò comunque non compromette le necessità organizzative e il confronto su aspetti importanti da decidere durante il percorso. Rapporto con infermieri sostanzialmente collaborativo e rispettoso, solite eccezioni isolate a parte.
Struttura ospedaliera
Strutture globalmente nuove, macchinari non sempre aggiornatissimi ma funzionali alle necessità lavorative. Alcune di più , altre di meno, le strutture sono abbastanza raggiungibili con i mezzi, con tempi variabili anche in base alla distanza, ma nessuna (anche le più periferiche) richiede di trasferirsi nella città dove sono situate.
Pratica e rotazioni
Pratica/Autonomia: In generale la pratica ecografica bedside è molto diffusa e insegnata (ecografia toracica, doppler venoso di I livello, rudimenti di ecocardiografia bedside), poi raffinata con le rotazioni specifiche. Forse è troppo variabile l'attenzione a fare eseguire procedure come paracentesi, toracentesi ecc. , ma è abbastanza diffusa e trasmessa la competenza di posizionamento di accesi arteriosi e accessi venosi ecoguidati es. Midline. Gli strutturati nei reparti universitari sono più tendenti a fare loro, lasciando comunque vari compiti da eseguire allo specializzando, nel periferico c'è più spazio di autonomia, ma tutto variabile caso per caso ovviamente. Personalmente non mi sono mai sentito abbandonato.
Rotazioni/Rete: I primi 2-3 anni sono da svolgere nel reparto universitario di assegnazione (in base alla numerosità degli specializzandi una quota inizia da un reparto di un ospedale periferico, ma molti sono a Firenze o comunque ben raggiungibili, in tal caso comunque viene fatto svolgere un periodo in una medicina universitaria), i restanti sono rotazioni obbligatorie in PS (a scelta universitario o periferico, 6 mesi), subintensiva (4 mesi), stroke unit (2 mesi) , ambulatori ecocardio/eco vascolare (2 mesi ciascuno), ambulatori vari a scelta (lista non esaustiva include tra i più importanti ecoaddome, centro trombosi, malattie rare, day service e vari tronchi comuni es. malattie infettive, gastro ecc.) ciascuno per un massimo di 2 mesi, i restanti mesi più liberi da programmare e di solito trascorsi o di nuovo nel reparto iniziale, o in PS (anche diverso da quello iniziale) o in una medicina periferica.
Opportunità di ricerca
Secondo me scarsa/assente. Forse qualcuno è coinvolto in attività di ricerca ma non ne sono sicuro. È più frequente la pratica del case report con possibilità di pubblicare con il proprio nome e anche esporre in congressi.
Attività extra
Congressi: La partecipazione ai vari congressi è concessa e incentivata. La scuola rimborsa un totale di 1500 pro capite divise in 500 circa per anno (ma se non vengono richiesti ciascuno anno sono ridestinati ad altri e non vengono "messi da parte") al massimo per rimborsare eventuali attività formative. L'azienda tuttavia fornisce anche vari corsi a prezzi spesso molto accessibili agli specializzandi (ad es. ALS solo il prezzo del manuale) se non alcuni gratuti.
Extrarete/Estero: Credo sia possibile la possibilità di frequentare extrarete (su base individuale). Qualcuno è anche riuscito ad organizzarsi per periodi all'estero (sempre individualmente in accordo col direttore) o per progetti umanitari in Africa (esistono enti affiliati con la Scuola che coordinano queste attività)
Recensione di uno/a specializzando/a del 1° anno
17 aprile 2025
Pagella
Informazioni aggiuntive
Approfondimenti
Commenti globali
Buona scuola, diverse medicine interne alcune ad indirizzo più specialistico (sul centrale) altre più generali (sul periferico)
Qualità della didattica
Frontale: Didattica frontale praticamente assente, qualche lezione online, non calendarizzate. Possibilità di frequentare lezioni di altre specialità
Sul campo: Tutor disponibili con autonomia crescente sia per la teoria sia per le procedura pratiche (ecografie, drenaggi, accessi)
Esame fine anno: Formalità
Ambiente lavorativo
Impegno: Orari rispettati in media 6-7 ore al giorno, due weekend al mese liberi quasi sempre garantiti, una guardia notturna e una diurna. Riposi e smonti rispettati. Ottima possibilità di organizzarsi in reparto per la gestione dei turni (gestione variabile però tra le varie medicine interne)
Clima: Ottimo ambiente e ottimi rapporti sia con strutturati che con il personale sanitario. Non gerarchico, complessiva un clima sereno
Struttura ospedaliera
Nuovissima con tantissime risorse. Tramvia con fermata direttamente in ospedale, parcheggio interno e esterno accessibile. Non mensa né bar interni ma punti ristoro presenti nel complesso principale all'ingresso (ospedale Careggi)
Pratica e rotazioni
Pratica/Autonomia: Possibilità di imparare a fare ecografie, posizionare drenaggi, paracentesi, accessi vascolari. Strutturati ben disposti a spiegare e a lasciare un po' di autonomia in maniera graduale con la specialità
Rotazioni/Rete: Primi 3 anni in reparto successivamente iniziano le varie rotazione in ecografie, PS, ospedali periferici, ambulatori, altri reparti di interesse
Opportunità di ricerca
Si se proponi progetti e/o trovi strutturati interessati a fare ricerca e spendersi
Attività extra
Congressi: C'è la possibilità ma non c'è molta proposta da parte della scuola, budget di 500€
Extrarete/Estero: Accettati 12 mesi estero/extrarete